Chi si batterà in difesa dei blog e per la libertà della rete?
Nel clima di generale semi-rasseneramento tra le diverse anime del centrodestra a proposito della legge bavaglio pare ci si sia dimenticati di affrontare la questione che riguarda la cosiddetta norma ammazza-blog, quella per cui i siti personali, ma anche quelli di informazione online, sarebbero equiparati alla stampa e quindi tenuti all’obbligo di rettifica.
“Per i siti informatici compresi i giornali e i periodici diffusi per via telematica le rettifiche sono pubblicate entro 48 ore dalla richiesta con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.” Questo il testo della norma in questione.
A parte qualsiasi ragionamento sulla ipotetica equiparazione di un blog ad un giornale, è pensabile che chi gestisce un sito personale debba stare sempre all’erta e non possa allontanarsi per 2 giorni perché altrimenti rischia di dover pagare multe salate?
Ma possiamo di certo dormire sonni tranquilli: adesso tutti quelli che si sono strenuamente battuti per raggiungere un compromesso accettabile sulla libertà di stampa, a cominciare dagli stessi giornali progressisti e di sinistra passando per i finiani Bocchino, Bongiorno e Generazione Italia, non mancheranno di far sentire la loro voce in difesa del diritto all’esistenza dei blog e per la libertà della rete.
O no?
ci resta solo generazione italia e la speranza fini e granata, ma appena arrivo a briguglio già comprendo che non c’è speranza alcuna
Il dubbio è assolutamente lecito anche perchè sono in gioco quisquiglie, cosucce poco serie, passatempi da perdigiorno. Sperando che all’ultimo momento, tra le pieghe del decreto bavaglio, non ci infilino qualche cosa che, come sempre, sfugge a quelli dell’opposizione. Ooops, non ce n’eravamo accorti!