Giovanni Di Giacinto indagato per abuso d'ufficio
La campagna delle liste inquinate,
Crocetta: “Agli elettori serve chiarezza”

Dopo i casi di Francesco Pettinato, candidato all’Ars per l’Idv e di Dino Oteri, nella lista Musumeci, la campagna elettorale delle liste inquinate coinvolge anche Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia, aspirante deputato regionale della lista Crocetta. Il candidato alla presidenza della Regione Siciliana di Pd e Udc proprio ieri aveva tuonato contro Orlando e Musumeci e quella che aveva definito”la farsa dei ritiri dalle liste”.
Di Giacinto è indagato dalla Procura di Termini Imerese per una vicenda che riguarda un appalto, da dieci milioni di euro, per l’illuminazione pubblica.
La candidatura del primo cittadino del piccolo centro del Palermitano aveva già scatenato polemiche al momento della presentazione delle liste. Alcuni sostenitori di Crocetta non avevano apprezzato l’inserimento di Di Giacinto anche perché fino a pochi giorni fa era un esponente di Grande Sud. Una polemica che aveva persino portato a alle dimissioni di Pietro Fiorentino dal comitato Crocetta Casteldaccia. “La presenza della candidatura del sindaco Di Giacinto in questa lista – aveva scritto Fironetino in una nota – è per me motivo più che bastevole per le mie dimissioni irrevocabili. La rivoluzione a cui avevo creduto e che ho sponsorizzato, è per me già fallita in partenza. Non è concepibile imbarcare chiunque pur di vincere”.
Non tarda ad arrivare la precisazione di Crocetta: “Dobbiamo evitare che la campagna elettorale – spiega il candidato alla presidenza della Regione Siciliana attraverso una nota – assuma i toni di una gazzarra. Ma abbiamo anche il dovere di dire le cose come stanno e impedire che gli elettori vengano spudoratamente presi in giro. Un conto, infatti, è un reato amministrativo, condizione comune a tanti amministratori di centro, di destra e di sinistra (anche estrema). Altra cosa è portarsi dietro un’indagine per infiltrazione mafiosa o una condanna per ‘estorsione’. Per cui chi fa di tutta un’erba un fascio o è palesemente in malafede o non ha argomenti”.
“Ai cuor di leone dell’ultima ora, – aggiunge Crocetta – rimprovero di essere rimasti in silenzio, ieri, di fronte alla mia richiesta di spiegazioni sull’accuratezza nella composizione delle liste e di strumentalizzare, oggi, vicende ben diverse tra loro. A tutto vantaggio di quel ‘quarto d’ora di celebrità’ che in campagna elettorale non si nega proprio a nessuno”.
“A buona memoria di quanti si lasciano andare a giudizi sommari e condanne preventive, – spiega Crocetta – ricordo che nel codice etico (fedelmente ripreso da quello stilato della commissione parlamentare Antimafia) sottoscritto da me, dal Pd, dall’Udc e dagli altri compagni e amici della coalizione che mi sostiene, l’incandidabilità per reati amministrativi, ben diversi dalla corruzione, dal peculato, e da quelli di mafia, scatta soltanto nel caso di ‘sentenza passata in giudicato’, cioè a conclusione dei tre gradi di giudizio”.
clap
Come mai di ufficiale in questo articolo non c’è niente? Io non capisco se coloro che scrivono gli articoli di giornale li sognano durante la notte o ci si impegnano a scrivere tante cavolate. In qualunque ambito,da quello sportivo al politico. In un comune così piccolo secondo voi è possibile mai fare un appalto di 10.000.000 di Euro? Dai su! Andate nell’albo pretorio del comune di Casteldaccia e vedete che la somma è di 1.700.000 (8 milioni circa in meno da quanto è stato scritto). Inoltre,se un membro esce da una lista,non vuol dire “ah quello è sporco – ah quello è pulito”. I giornalisti italiani gonfiano a loro piacimento le notizie. Insomma,come avrebbe detto una persona: QUESTA E’ PROSTITUZIONE INTELLETTUALE!
Mi associo al commentatore del precedente post nell’invitare codesta redazione ad informarsi molto meglio prima di sputare sentenze di parte.
Ad ogni buon conto, Crocetta ha recentemente reso dichiarazioni chiarificatorie in merito ai criteri di candidabilità adottate per comporre le liste della coalizione che lo sostiene: “A buona memoria di quanti si lasciano andare a giudizi sommari e condanne preventive, ricordo che nel codice etico (fedelmente ripreso da quello stilato della commissione parlamentare Antimafia) sottoscritto da me, dal Pd, dall’Udc e dagli altri compagni e amici della coalizione che mi sostiene, l’incandidabilità per reati amministrativi, ben diversi dalla corruzione, dal peculato, e da quelli di mafia, scatta soltanto nel caso di ‘sentenza passata in giudicato’, cioè a conclusione dei tre gradi di giudizio”.
Se poi si deve fare di ogni fesseria un argomento denigratorio in campagna elettorale, allora è tutto un altro discorso …..
Qui c’è il verbale
e si parla di 1.704.240,88€
http://www.comune.casteldaccia.pa.it/public/allegati/VERB.%20AGGIUD.%20PROJECT%20FINANCING%20-%202012.pdf
Comunque un finanziamento di 25 anni è davvero discutibile, al di là del costo.
Assurdo attaccare un avversario della politica in questo modo. Vergognoso! Conosco il sindaco ed è una delle poco persone ancora SERIE rimaste in politica. Ed è alquanto vergognoso vedere l’opposizione di Casteldaccia che prova in qualunque modo a far cadere il sindaco utilizzando questi modi DISONESTI. Mi auguro che Casteldaccia non cada mai in mani vostre,altrimenti altro che crisi… vergogna! Ad iniziare dalla cavolate INVENTATE dal sign. Fiorentino nel suo blog,pieno di baggianate diffamatorie.