Sciopero, cancellati 35 voli dall’aeroporto di Palermo
Sono 35 i voli cancellati dallo scalo palermitano Falcone Borsellino a causa dello sciopero della Cgil e della Uil.
Sono 35 i voli cancellati dallo scalo palermitano Falcone Borsellino a causa dello sciopero della Cgil e della Uil.
Giornata difficile per chi viaggia oggi da e per la Sicilia a causa dello sciopero generale indetto dalla Cgil e della Uil.
Hanno scelto un luogo emblematico gli edili siciliani di per la manifestazione regionale che si terrà domani nell’ambito della mobilitazione nazionale della categoria. Un migliaio di edili disoccupati si ritroveranno infatti a Ragusa nei pressi di una famosa incompiuta siciliana, l’ospedale Giovanni Paolo II: 58 milioni di euro disponibili per l’opera ma cantiere bloccato.
La Keller sabato licenzierà 190 dipendenti. Saranno inoltre un migliaio i lavoratori della Fiat e dell’indotto che, se non si trovano soluzioni, si ritroveranno a fine anno senza lavoro. Sono due vertenze che danno il senso della crisi del settore metalmeccanico in Sicilia.
Due giorni di sciopero, a partire da oggi, presso la Selital (ex Italtel) di Carini, azienda produttrice di piastre elettroniche per il mercato dell'auto e delle telecomunicazioni. La decisione è stata presa da Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl dopo l’annuncio di una crisi strutturale da parte dell’azienda che dà il via a un piano di esubero di circa 100 lavoratori su 164.
I sindacati hanno ribadito “la Regione, deve garantire in bilancio lo stanziamento di 28 milioni di euro di fondi regionali anziché i 19 milioni annunciati, un nuovo contratto di servizio con il pagamento del pregresso e la destinazione di fondi nuovi al rinnovo del parco macchine ormai obsoleto”. Lo stipendio di ottobre è stato pagato solo ieri, cosi i lavoratori chiedono anche “maggiore regolarità nel pagamento delle retribuzioni”.
Domani 14 novembre anche gli studenti palermitani parteciperanno alla mobilitazione nazionale che si darà in tutte le piazze italiane in occasione dello sciopero sociale. Studenti medi e universitari sfileranno in corteo insieme a disoccupati, precari, senza casa.
La mancata attuazione del piano d’impresa, le difficoltà finanziarie dell’azienda, il mancato pagamento dello stipendio e della terza rata del Tfr, i ritardi nel rilancio dell’azienda, chiesto da tempo a gran voce dai sindacati. Sono le principali motivazioni dello sciopero di 4 ore previsto per il prossimo 14 novembre di tutto il personale dell’Ast.
E’ in corso a Roma, davanti al Ministero dello sviluppo economico, il presidio dei lavoratori della formazione professionale organizzato dalla Flc Cgil per chiedere l’apertura di un tavolo nazionale di crisi sul settore. I sindacalisti di Flc e Cgil Sicilia attendono di essere ricevuti per illustrare i contenuti della vertenza e le loro richieste.
A Palermo c’è un problema occupazionale che riguarda duemila i lavoratori della formazione professionale. Nelle condizioni migliori non prendono gli stipendi da 27 mesi. Altri fanno parte di enti che non esistono più. Ma il problema riguarda anche il mancato avvio dell’anno formativo. Ragazzi in età di obbligo scolastico non possono completare il percorso.
Da oggi i lavoratori della Sud Pulizie s.rl, impresa in appalto che gestisce il Bingo Vip di viale Strasburgo, sono in sciopero. La protesta, che coinvolge 10 dipendenti, per adesso durerà 4 giorni ma non è escluso che sia a oltranza.
In commissione Bilancio la ‘manovrina’ correttiva ha ricevuto l’ok, passando all’Ars che dovrebbe approvarla entro domani. I lavoratori presidiano davanti il palazzo di governo “per ricordare – dicono – a questi signori che dovrebbero amministrarci ma non lo sanno fare che noi esistiamo”.
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil spiegano: “Ignorato l’accordo sottoscritto lo scorso 11 marzo a Palermo da Crocetta. Prevedeva l’avviamento al lavoro dei 26mila forestali siciliani a partire dal 1 aprile, rispettando la legge che prevede le 151, 101 e 78 giornate di lavoro.
“Lo sforzo fatto da Federlinea – commenta Amedeo Benigno Segretario generale Fit Cisl Sicilia – non ha prodotto nessun risultato. Compagnia delle Isole resta ferma sulle proprie posizioni, senza lasciare margini per riaprire un tavolo di confronto”
“Vogliamo sperare che questo incontro possa rappresentare – spiega Enzo Testa della Fit Cisl – lo spartiacque di un cambiamento nei comportamenti operativi del Gruppo Ferrovie dello Stato di un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso, dopo averlo privato di quasi tutti i centri di controllo e comando che precedentemente erano qui allocati”.
Coinvolgerà anche Palermo lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici previsto per mercoledì (19 marzo) in tutta Italia. Lo sciopero, promosso dai sindacati Cgil, Uil, Cisl, Ugl e Cisal avrà durata di 24 ore e mobiliterà diverse delle principali città del Paese.
Sciopereranno il prossimo martedì 11 marzo i lavoratori del settore forestale, dei Consorzi di Bonifica, gli stagionali Esa, dell'Aras dell'Istituto Zootecnico e del comparto agro-alimentare, di tutte le province dell'Isola. A renderlo noto è la Fai Cisl che ha indetto lo sciopero insieme alla Flai Cgil e la Uila Uil. Il giorno dello sciopero si terrà un concentramento a Palermo a piazza Marina, alle ore 9,30 da dove partirà il corteo che raggiungerà Palazzo d'Orleans.
Salta di qualche giorno il previsto incontro fra Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp ed il presidente della Regione con l’assessore all’Economia Bianchi, promosso da quest’ultimo il 4 febbraio nel corso della manifestazione confederale contro i tagli al sistema pubblico siciliano. Da fonti della Presidenza della Regione giunge notizia che fra due o tre giorni
E’ stato rinviato a martedì prossimo, a causa della crisi di governo, l’incontro previsto oggi al ministero dello Sviluppo economico sulla vicenda dei metalmeccanici di Termini Imerese, per i quali non si cercano ancora nuove prospettive dopo la chiusura dello stabilimento Fiat nel dicembre del 2011.
Un ultimatum a Governo, Parlamento e Regioni relativo a due richieste principali: la messa in sicurezza dei punti nascita, con la chiusura di quelli che effettuano meno di 500 parti l’anno come previsto dalla legge, e un nuovo provvedimento sulla responsabilità professionale che limiti i contenziosi medico legali.