Acquisti con carte di credito clonate
Indaga la Procura di Siracusa
Acquisti compiuti fuori dall’orario di apertura dell’esercizio commerciale con carte di credito di residenti negli Stati Uniti.
Acquisti compiuti fuori dall’orario di apertura dell’esercizio commerciale con carte di credito di residenti negli Stati Uniti.
I 7 soggetti finiti sotto accusa per truffa ed appropriazione indebita, convincevano gli ignari e sprovveduti agricoltori a cedere tutto il raccolto con la promessa di trasformarlo in moneta sonante.
I carabinieri hanno fermato Abdelillah Sabiry marocchino di 53 anni residente a Borgetto in provincia di Palermo per avere truffato un’imprenditrice di Bruxelles per l’acquisto di prodotti vitivinicoli.
Accusati di estorsione, a Villafranca Tirrena sono finiti in manette Daniela Boscarino, 27 anni, di Siracusa, e il palermitano Antonio Fiaschè, 46 anni.
E’ morto a Palermo monsignor Salvatore Cassisa, 93 anni, già arcivescovo di Monreale dal 1978 al 1997.
Le motivazioni saranno rese disponibili entro trenta giorni, ma dovrebbero risultare confermate le esigenze cautelari. Tutino e' al centro del caso intercettazioni che ha travolto il governo Crocetta.
Dall’abigeato al furto di materiali e prodotti per arrivare alla gestione dei mercati ortofrutticoli che determinano l’aumento spropositato al consumo del prezzo della frutta e verdura. Un quadro desolante che in Sicilia mortifica gli investimenti degli imprenditori agricoli.
“Incentivare le segnalazioni della gente, e, soprattutto, riforma della burocrazia, con la revisione dei criteri di accertamento dei criteri”. La strategia nella lotta ai falsi invalsi per il M5S va ripensata completamente
Aveva pensato proprio a tutto, anche ad un certificato di stipendio che avrebbe dovuto dimostrare che era un medico in servizio all’Asp. Ma stavolta è andata male ad un ‘genio dello truffa’ arrestato dai carabinieri, ‘falsi’ impiegati di una finanziaria.
Non sono solo i tantissimi interventi chirurgici estetici soprattutto a vip siciliani eseguiti nel reparto di Villa Sofia a mettere nei guai Matteo Tutino, primario di Chirurgia Plastica finito ai domiciliari per abuso, peculato e truffa.
Gli interventi miracolosi proposti ai pazienti Tutino li avrebbe effettuati in ospedale e a carico del Servizio Sanitario. Il tutto spacciandoli per “funzionali”.
Bufera sull’ospedale Villa Sofia. Dopo l’inchiesta partita dal Policlinico e arrivata nel reparto di Chirurgia Plastica è scattato l’arresto per il primario Matteo Tutino, medico personale del presidente della Regione Rosario Crocetta.
La Digos di gela e la polizia di Niscemi hanno perquisito il liceo scientifico L. Da Vinci di Niscemi. La perquisizione si inserisce in un’inchiesta per peculato e truffa ai danni di ente pubblico a carico di un funzionario in servizio presso l’istituto scolastico.
Un 43enne, originario della provincia di Enna, è stato denunciato in stato di libertà dalla guardia di finanza di Ragusa per una truffa di oltre 60mila euro ai danni di sei società del mercato ortofrutticolo di Vittoria. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Valentina Botti, hanno permesso di ricostruire la tecnica adoperata dall’indagato: iniziava ogni
I carabinieri hanno denunciato un carinese di 34 anni che stava cercando di vendere alcuni telefonini Samsung di ultima generazione contraffatti.
“Al di la’ di quanto previsto dallo Statuto e dal codice etico dell’Ance riguardo al reato per il quale ho subito una condanna di primo grado, ho deciso di autosospendermi dalla carica di presidente regionale dell’Ance Sicilia”. Lo ha reso noto Salvo Ferlito.
L’Ance “si affida totalmente e doverosamente alla serenità di giudizio e all’operato dei magistrati, rispettandone le decisioni finali, nella certezza che faranno piena luce sui fatti oggetto dei procedimenti”. L’associazione interviene in merito alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del presidente.
La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente dell’Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili di Confindustria, per truffa con l’aggravante di avere agevolato l’associazione mafiosa. La replica: “Si tratta di un grande equivoco in quanto la vicenda è una questione commerciale. C’è un disegno contro tutta la Confindustria”.
Il procuratore di Gela, Lucia Lotti, ha chiesto il rinvio a giudizio, per truffa, di una operatrice comunale, ex Rmi, che, falsificando le firme degli assistiti, attestava di avere prestato servizio di assistenza domiciliare a disabili e anziani e ritirava regolarmente lo stipendio mensile. In realtà però raramente si recava al lavoro.
“Ho ritenuto opportuno – dice l’assessore Linda Vancheri – che il Dipartimento Attività produttive, in rappresentanza della Regione Siciliana, fosse presente in questa fase, al fine di potere richiedere, anche il risarcimento dei danni subiti”. A rappresentare il Dipartimento l’avvocato Filippo Nasca, dell’Ufficio legale del dipartimento di via Degli Emiri.