si era dato fuoco a piazza risorgimento
Tragedia ambulante Catania:
è morto Salvatore La Fata

Non ce l’ha fatta Salvatore La Fata, 56 anni, l’ambulante che venerdì 19 settembre si era dato fuoco in piazza Risorgimento, a Catania, è morto all’Ospedale Cannizzaro. E’ morto stamattina, per le conseguenze riportate dopo le ustioni di secondo e terzo grado sul 60% del corpo.
L’uomo disperato per la condizione di disoccupato, vendeva frutta all’angolo della strada. Subito dopo il controllo dei vigili, era scappato via e dopo avere comprato della benzina in un vicino distributore si era dato fuoco. Per le bruciature su 60 per cento del corpo era stato prima ricoverato all’ospedale ‘Santa Marta e Santa Venera di acireale e poi trasferito al centro grandi ustionati del Cannizzaro per la terapia post operatoria.
All’indomani della tragedia, i familiari con in testa il fratello di La Fata, Sergio, avevano presentato un esposto con l’intenzione di fare chiarezza su quanto accaduto.
Venerdì, ad una settimana dalla tragedia e nella stessa piazza Risorgimento in cui l’ambulante si era dato fuoco i sindacati sono scesi in piazza per riverdicare il lavoro che non c’è e a sostegno della famiglia di Salvatore La Fata.
L’accanimento della regola su un poveraccio, in una nazione dove le regole esistono solo quando fa comodo, renderebbe i vigili colpevoli di istigazione al suicidio.
Francesca Aglieri esordisce nel suo articolo con “Non c’è l’ha fatta…”, ah! Ah! Lascia perdere, scrivere non è il tuo forte…
Si scrive “Non ce l’ha fatta” e non “Non c’è l’ha fatta”. Prima di scrivere impara l’italiano.